Con la creazione del Consorzio di Caposile nel 1937 comincia la bonifica del basso Piave e la conseguente costruzione di cascine rurali, dove più famiglie si riunivano e condividevano l’esistenza accomunate dal lavoro nei campi.
Si tratta di una fila di case, caratterizzate da due tipologie, declinate in ripetizione e collocate sul limite della bonifica.
Il limite è una strada provinciale costruita su un argine, che divide le case dei mezzadri dalla laguna di Venezia.
Il paesaggio è il tipico delle zone di bonifica: campi intervallati da piccole canalette, utili ad irrigare.
Le case, nonostante il fascino architettonico, sono state abbandonate, probabilmente per la loro eccessiva vicinanza alla laguna, o forse perchè giudicate obsolete alle necessità moderne.
Abbiamo conquistato territori dall’acqua per poi abbandonarli nuovamente e scaricarli alla noncuranza: ‘Au revoir, champagne!’
AU REVOIR CHAMPAGNE!
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AU REVOIR CHAMPAGNE!

Alla ricerca di un patrimonio architettonico e di uno stile di vita ormai dimenticato.

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